lunedì 18 aprile 2011

Allo studio una legge per ridurre il costo delle polizze

Le polizze italiane, come denunciato più volte dall'Isvap, costano addirittura il doppio rispetto a Francia, Germania e Spagna. Mentre per Adusbef e Federconsumatori negli ultimi 15 anni i prezzi sarebbero aumentati addirittura del 180%. Da qui, la decisione del ministro Romani di intervenire affidando l'incarico di un disegno di legge al Parlamento con l'obiettivo di abbattere del 15% - 18% il costo medio delle polizze. Il tempo stringe, perché nel frattempo le assicurazioni non sembrano aver fatto progressi. Anzi, proprio nei giorni scorsi è arrivata una pioggia di multe (da 7 a 35 milioni di euro) per 7 delle 14 compagnie finite sotto esame dall'Isvap, nel luglio dello scorso anno, con l'accusa di aver violato l'obbligo a contrarre la polizza Rc auto. Per ora l'Ania contrattacca: per Fabio Cerchiai, "l'Italia ha una sinistrosità del tutto anomala. Abbiamo il doppio dell'invalidità (circa il 20%) rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea, e dunque costi molto alti di liquidazione", ha detto il presidente dell'associazione delle imprese assicurative, invitando la politica ad accelerare i lavori parlamentari che, a suo parere, "avrebbero rallentato eccessivamente rispetto ai propositi iniziali. Dall'antifrode dipenderà il futuro delle tariffe della Rc auto. E' chiaro - ha aggiunto Cerchiai - che una lotta alle frodi e a una speculazione diffusa va fatta. Dobbiamo fare assolutamente qualcosa, oppure dovremo rassegnarci a restare il Paese con i costi assicurativi più alti.

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