sabato 28 aprile 2012

La polizza infortuni globale di Axa e il nodo della franchigia

Una parte delle condizioni contrattuali che spesso genera controversie con la clientela è rappresentata dalle franchigie. Anche in questo caso, la nota informativa aiuta a superare le aree di incertezza. Nella polizza Infortuni Globale di Axa, se il contraente ha sottoscritto la copertura di invalidità permanente nella forma con franchigia sull'intera somma assicurata, l'indennizzo verrà calcolato in quattro modalità:

  • sulla parte fino a 150.000 euro di somma assicurata, l'indennizzo è dovuto con applicazione di una franchigia del 3% sul grado di invalidità permanente accertato;
  • sulla parte eccedente 150.000 euro e fino a 250.000 euro l'indennizzo è dovuto con applicazione di una franchigia del 5% sul grado di invalidità permanente accertato;
  • sulla parte eccedente 250.000 euro e fino a 500.000 euro l'indennizzo è dovuto con applicazione di una franchigia del 10% sul grado di invalidità permanente accertato;
  • sulla parte eccedente 500.000 euro di somma assicurata l'indennizzo è dovuto con applicazione di una franchigia del 15% sul grado di invalidità permanente accertato.
La polizza di Axa, peraltro, prevede anche la possibilità di aderire alla forma senza franchigia sul primo scaglione. In questo caso l'indennizzo verrà calcolato in base alle seguenti modalità: 

  • sulla parte fino a 100.000 euro di somma assicurata l'indennizzo è dovuto senza alcuna franchigia sul grado di invalidità permanente accertato;
  • sulla parte compresa tra 100.000 euro e 250.000 euro, si applica una franchigia del 5% sul grado di invalidità permanente accertato;
  • sulla parte fra i 250.000 euro e i 500.000 euro, la franchigia sale al 10%;
  • infine, sulla parte oltre i 500.000 euro assicurati l'indennizzo è dovuto con applicazione di una franchigia del 15% sul grado di invalidità permanente accertato. 
La polizza di Axa prevede anche una formula con franchigia modulare sul primo scaglione. Se, invece, l'assicurato non sceglie questa versione, nel caso di una somma assicurata di 200.000 euro e invalidità permanente accertata del 6%, il calcolo dell'indennizzo viene così effettuato:

  • sulla somma fino a 100.000 euro è riconosciuta l'intera percentuale del 6% (il valore di indennizzo è di 6.000 euro);
  • oltre i 100.000 euro si applica la franchigia del 5% (per un importo di 1.000 euro). L'indennizzo liquidato è, dunque, di 7.000 euro.

giovedì 26 aprile 2012

Abolito il rating minimo per i titoli pubblici

Forse non tutti sanno che dal 18 gennaio 2012 l'Isvap ha eliminato il requisito del rating minimo per i titoli pubblici compresi nelle riserve delle polizze index linked. Un provvedimento varato per evitare evitare ripercussioni del declassamento dell'Italia sulle scelte d'investimento dei gestori assicurativi. Il precedente regolamento sulle index linked prevedeva che, a fini di copertura delle riserve, potessero essere utilizzati titoli provvisti di un rating minimo "A-" attribuito da almeno due primarie agenzie. Il punteggio sul debito sovrano italiano dato da Standard & Poor's, Fitch e Moody's continuava a scendere e minacciava di far scattare la clausola di esclusione sui titoli pubblici e, a seguire, sulle obbligazioni societarie coinvolte nel medesimo declassamento. Con il risultato, per le compagnie, di dover vendere in perdita i bond (viste le condizioni di mercato). Il regulator assicurativo ha pertanto deciso di giocare d'anticipo escludendo dal requisito del rating l'intera categoria dei titoli obbligazionari emessi da stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo.

sabato 21 aprile 2012

Caro Rc auto e disdette immotivate al Sud. Possibile intervento dell'UE

L'Italia rischia l'apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea a causa del caro Rc auto e delle disdette immotivate eseguite dalle compagnie d'assicurazione in alcune regioni del Sud, come Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. L'associazione Mo Bast!, infatti, ha raccolto migliaia di firme e denunciato innumerevoli irregolarità al Parlamento europeo, che si è immediatamente attivato. La Commissione per le petizioni dell'Aula di strasburgo ha già inviato lettera e sollecito all'Isvap, l'autorità che dovrebbe tutelare il settore, e all'Ania, l'associazione che rappresenta le compagnie italiane, per chiedere spiegazioni in merito all'abbandono di intere aree del Mezzogiorno, all'ipotesi di cartello tra le società d'assicurazione e alla discriminazione tariffaria degli automobilisti residenti in alcune aree del Paese. Finora, però, non è stata data nessuna risposta.

venerdì 13 aprile 2012

Scopriamo la polizza infortuni Universo Persona di Allianz

Con la polizza infortuni Universo Persona, Allianz riconosce, in caso di invalidità permanente, un indennizzo in forma di capitale a protezione del tenore di vita, oltre a un ulteriore importo a risarcimento di invalidità che rechino danno alla vita di relazione. In caso di infortunio totalmente invalidante offre, in aggiunta al capitale assicurato per invalidità permanente, una rendita vitalizia immediata e rivalutabile, a copertura del mancato reddito. Nell'eventualità di decesso dei genitori, entrambi assicurati in polizza per il caso morte, la polizza riconosce ai figli minorenni o portatori di handicap (anche se maggiorenni) un indennizzo maggiorato del 50%. Per quanto riguarda la protezione per la perdita temporanea del reddito, la polizza Universo Persona di Allianz prevede una diaria giornaliera per ricovero, convalescenza e ingessatura nel caso di infortuni che comportino un fermo dell'attività lavorativa. Va sottolineato che, anche in assenza di ricovero, è inoltre prevista una diaria per inabilità temporanea per ogni giorno di totale o parziale incapacità lavorativa, oppure un importo giornaliero per un massimo di dieci giorni a risarcimento di piccole spese impreviste sostenute a seguito dell'infortunio.

giovedì 12 aprile 2012

Da Unipol una polizza Rc auto basata sul meccanismo Unibox

Unipol, dopo una sperimentazione avviata nel 2003, ha messo in commercio una polizza Rc auto, denominata "Km Sicuri" e basata sul meccanismo Unibox, che ricalca il tradizionale antifurto satellitare, adattato per consentire la completa tracciabilità del veicolo. E per generare un flusso di dati, attraverso cui la compagnia può ricavare le informazioni relative all'utilizzo del veicolo (spostamenti, fermi o impatti, e, naturalmente la percorrenza chilometrica). Lo scopo è, infatti, quello di proporre tariffe a consumo, personalizzate in base alle esigenze dei clienti. Il prodotto è stato realizzato in outsourcing grazie alla collaborazione con Octo Telematics, società specializzata in sistemi e servizi telematici per il mercato assicurativo e automotive, che ha conquistato una notevole fetta di mercato delle blackbox legate alle polizze. All'interno del sistema è collocato un accelerometro, e cioè un chip in grado di registrare gli urti che il veicolo subisce in termini di velocità di accelerazione. Inoltre il sistema Gprs, su cui si basa il dispositivo, genera un flusso di dati attraverso cui la compagnia può ricostruire la dinamica degli urti. Grazie ad Unibox si può verificare se c'è stato l'impatto, dove si è verificato, con quale intensità è avvenuto e valutarne le possibili lesioni fisiche conseguenti. In tal modo si ha l'opportunità di tutelare la compagnia da eventuali frodi o esagerazioni dolose del danno. Per non parlare dell'importanza di un sistema di rilevamento satellitare in caso di furto, grazie alla possibilità di tracciare il percorso compiuto dal veicolo dopo il sinistro. Anche nel caso in cui l'autovettura venga trasportata. Sfortunatamente si tratta di uno strumento non ancora riconosciuto ufficialmente come prova nei contenziosi giudiziari. La riduzione dei costi dei sinistri in presenza di questo dispositivo consentirà alla compagnia di applicare sconti sulle polizze Rc auto degli automobilisti più virtuosi. L'impiego delle scatole nere sembra rafforzare la convinzione che è alla base delle prossime disposizioni di legge in fatto di Rc auto. Tuttavia appare spinosa la questione relativa ai costi dell'apparecchiatura. Da quanto si comprende dalle nuove disposizioni di legge, tutti i costi dei dispositivi installati sui veicoli dovranno essere a carico della compagnia. Questo rischia di avere un effetto boomerang sugli assicurati. A oggi i clienti pagano l'Iva sui costi che sostengono per Unibox. Se quegli stessi costi fossero a carico delle compagnie, che non recuperano l'Iva, finirebbero col riversarsi, in termini di aumenti, sui clienti, siano questi la totalità o i soli sottoscrittori di polizze pay per use. Ciò finisce inevitabilmente per erodere, in buona parte, il vantaggio economico che la legge si propone di offrire agli assicurati. Per non parlare della doppia imposizione fiscale, nella quale incorrerebbero, di fatto, dal momento che il premio finale di polizza viene nuovamente gravato da tassazione.

mercoledì 11 aprile 2012

Rc auto: cresce il fenomeno dell'evasione e delle polizze fittizie di compagnie fantasma

Dopo le denunce e le segnalazioni dello scorso anno, l'Isvap ha reso noto che continuano a circolare sul mercato polizze fittizie da parte di numerose compagnie fantasma, o società che non avrebbero i titoli per stipulare polizze Rc auto. Il proliferare di queste fantomatiche compagnie si coniuga con il crescente numero di automobilisti e motociclisti totalmente privi di assicurazione obbligatoria Rc auto. Il risultato è un quadro veramente sconfortante. Il 2011 resterà, infatti, tristemente noto come l'anno dell'aumento eccezionale dei veicoli che viaggiano senza copertura assicurativa, molti dei quali con tagliandi falsi esposti in bella vista sul parabrezza.

Gli elevati costi delle assicurazioni auto in Italia negli ultimi anni hanno contribuito ad alimentare indirettamente la nascita di compagnie assicurative fantasma, in cui sono incorsi numerosi automobilisti alla ricerca di polizze low cost. I contratti fasulli vengono venduti a prezzi stracciati, allettando gli automobilisti anche attraverso la concessione di polizze temporanee della durata compresa fra 3 e 15 giorni. Solo tra aprile e maggio 2011, i casi di compagnie fantasma denunciati dall'Isvap sono stati più di dieci.

Negli ultimi 12 mesi sono state 35 le compagnie fantasma smascherate dalle autorità e tra il 2002 e il 2010 quasi un centinaio. Secondo una stima dell'Aci, in Italia circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, vale a dire 7 veicoli su 100; le infrazioni rilevate dalle forze dell'ordine per mancanza di copertura Rc auto sono state 100.000 nell'ultimo anno, e hanno rappresentato il 3% del totale delle frodi assicurative accertate. Inoltre, gli indennizzi del Fondo di Garanzia per incidenti causati dai veicoli senza Rc auto sono stati 22.000 nel 2010, in aumento del 10% negli ultimi 3 anni.

Questo fenomeno (affiancato ad una sempre maggiore tendenza a risarcire i piccoli danni alla controparte di tasca propria, per evitare di peggiorare la classe di merito) è alla base della diminuzione dei sinistri denunciati alle assicurazioni per il 2010, con una frequenza scesa al 7,37% contri il 7,77% del 2009. Ciò si riflette anche in un decremento del numero di automobilisti che nel 2012 rinnoveranno le polizze con un peggioramento della classe di merito. Ma la manovra appena attuata dal Governo Monti ha preso di mira anche gli evasori della Rc auto attraverso la legge di stabilità, votata dalla maggioranza del Parlamento a conclusione del 2011. Obiettivo principale: ridurre l'evasione assicurativa, cioè debellare una percentuale pari a circa il 10% di automobilisti che circolano sulle strade italiane totalmente fuori legge.

Con l'avvento del nuovo anno, infatti, è stata introdotta un'ulteriore modifica al codice della strada, che mira a individuare e sanzionare ogni tipologia di frode perpetrata ai danni di una compagnia assicurativa. Infatti, i trasgressori avranno sicuramente di che preoccuparsi, a seguito dell'introduzione dei controlli incrociati tra i numeri di targa e i database forniti dalle compagnie. Inoltre, i numerosi dispositivi automatici collocati sulle nostre strade per rilevare la velocità o i dati del traffico (telecamere, Tutor e autovelox), saranno in grado di fornire ogni documentazione utile riguardo la polizza Rc auto, riuscendo a verificare anche l'effettiva copertura assicurativa. La documentazione fotografica proveniente dagli autovelox avrà pieno valore legale per esaminare la validità della polizza sottoscritta.

La legge di stabilità ha, inoltre, modificato l'articolo 193 del codice della strada, che impone l'obbligo di circolare solo se coperti da una polizza di responsabilità civile verso terzi, aggiungendo tre nuovi commi di questo genere: "L'accertamento della mancanza di copertura assicurativa obbligatoria del veicolo può essere effettuato anche mediante il raffronto dei dati relativi alle polizze emesse dalle imprese assicuratrici con quelli provenienti dai dispositivi o apparecchiature di cui alle lettere e), f) e g) del comma 1-bis dell'articolo 201, omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico e gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale".

Gli automobilisti saranno invitati dalle forze dell'ordine a esibire il contrassegno di assicurazione; in caso contrario, si vedranno applicare le sanzioni già previste per questo tipo di illecito, ovvero una multa da 798 a 3.194 euro, oltre al sequestro del veicolo. Le prime verifiche applicate con la nuova tecnica di controllo sono già in atto, ma solo nei prossimi mesi, dati e statistiche alla mano si potrà capire e valutare se le novità introdotte saranno in grado di debellare, o quanto meno di diminuire sensibilmente, il fenomeno dell'evasione Rc auto.

Certamente si può fina da ora affermare che si tratterà di una sorpresa senz'altro amara per tutti quegli automobilisti che confidavano di aver stipulato una polizza a norma di legge e che, purtroppo, sono invece incappati in contratti emessi da compagnie fantasma. Proprio per rafforzare la vigilanza su questo fenomeno ed evitare tale sgradita sorpresa agli automobilisti, l'Isvap ha inaugurato una nuova sezione sul proprio sito ufficile, che permette di visualizzare l'elenco completo delle compagnie abilitate ad operare. Questo, unito a una certa dose di prudenza e alle misure governative recentemente introdotte, sicuramente contribuirà a migliorare la situazione in un campo minato come quello della Rc auto.

martedì 10 aprile 2012

Una nuova polizza multirischio per gli uffici da Reale Mutua

Reale Mutua vara una polizza multirischio per coprire i rischi legati alla gestione di un ufficio. La polizza, denominata Protezione Ufficio Reale, può coprire fino a cinque vani nell'ambito dello stesso contratto e offre uno sconto ai clienti che ne assicurino almeno tre. L'offerta, inoltre, promette a imprenditori e professionisti di personalizzare coperture e importi assicurati. Protezione Ufficio Reale prevede, tra l'altro, la garanzia incendio, che promette di coprire tutti i sinistri in grado di compromettere il funzionamento degli uffici (combustioni, appunto, ma anche corti circuiti che rechino danni agli impianti, allagamenti e le spese di ripristino). Presenti anche le garanzie assistenza, tutela legale, furto, cristalli, elettronica e responsabilità civile terzi.

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