venerdì 17 agosto 2012

In questa famiglia non si sente la crisi

Il tradizionale appuntamento con gli stipendi dei manager che governano i gruppi assicurativi quotati in Borsa incrocia quest'anno una novità. E cioè le critiche dell'Isvap alla relazione sulle remunerazioni di Fonsai, giunte a sorpresa prima dell'assemblea di bilancio della società. Secondo l'Authority guidata da Giancarlo Giannini, l'impianto della relazione era lacunoso e dovevano essere forniti più dettagli e precisazioni sui criteri seguiti per l'assegnazione dei compensi. In particolare l'Isvap ha puntato l'indice sul supercompenso del presidente Jonella Ligresti (2 milioni e mezzo di euro). Ha, infatti, sostenuto che, nonostante la rinuncia della Ligresti a tutti i poteri esecutivi fatta a luglio 2011, non era stato modificato l'importo lordo del suo emolumento. Morale: l'assemblea non ha approvato le politiche di remunerazione. 

I tre vicepresidenti Giulia Ligresti, Massimo Pini e Antonio Talarico riscuotono rispettivamente 837.000 euro, 1,1 milioni di euro e 2,1 milioni di euro, mentre all'amministratore delegato Emanuele Erbetta spettano circa 2 milioni (in tutti i casi sono compresi i vari incarichi nelle società controllate e collegate). Quanto al direttore generale Piergiorgio Peluso, per i suoi primi sei mesi di attività, ha ricevuto 660 mila euro. 

Passiamo ora alla corazzata del mercato assicurativo. Il Gruppo Generali continua ad avere fastidi dal suo ex presidente francese Antoine Bernheim (per un decennio il più pagato in assoluto del mercato assicurativo) al quale è saltata la mosca al naso quando ha scoperto che il suo successore, l'altro ex Cesare Geronzi, ha ricevuto una liquidazione-monstre. Senza entrare nei dettagli di questa vicenda, l'ultima assemblea triestina ha ospitato feroci critiche nei confronti di Geronzi, che ha fatto ben fruttare la sua breve permanenza a Trieste (meno di un anno) portandosi a casa 17,8 milioni di euro, comprensivi di buonuscita: un bottino che gli permette di piazzarsi tra i manager più pagati dell'intero mercato. 

Decisamente più sobrio l'emolumento dell'attuale presidente Gabriele Galateri di Genola, pari a 584.000 euro. Non solo. Forse perché scottati dai precedenti, a Galateri non sono stati accordati trattamenti di fine mandato né sono previste indennità nell'eventualità di cessazione anticipata dell'incarico. In clima di austerità, e in coerenza con i risultati dell'ultimo esercizio, i due amministratori delegati delle Generali hanno, invece, visto dimezzare la parte variabile del loro compenso. Tra bonus e compensi fissi al Ceo e direttore generale Giovanni Perissinotto sono toccati 2,35 milioni di euro contro i 3,4 milioni dell'anno precedente, mentre a Sergio Balbinot, a sua volta amministratore delegato e direttore generale del gruppo triestino con responsabilità sui mercati esteri, sono andati 2,7 milioni contro i 3,5 dell'anno prima. Il vicepresidente delle Generali, Vincent Bolloré, ha incassato 215.000 euro, i due ex vicepresidenti Francesco Gaetano Caltagirone e Alberto Nagel hanno ricevuto rispettivamente 277.000 euro e 243 mila (questi ultimi girati interamente a Mediobanca, di cui Nagel è amministratore delegato). 

Il direttore generale Raffaele Agrusti ha, invece, ricevuto un compenso di 1,57 milioni di euro (comprensivo di bonus) e il direttore generale, responsabile del mercato italiano, Paolo Vagnone, 915 mila euro. Mentre i 13 dirigenti con responsabilità strategica hanno ricevuto in totale, per soli emolumenti, 3,5 milioni (esclusi bonus, benefici non monetari e altri compensi).

A Verona, nel Gruppo Cattolica, l'amministratore delegato Giovanni Battista Mazzucchelli ha percepito un compenso (comprensivo di tutto) di 2,3 milioni di euro. Il presidente, Paolo Bedoni, ha preso 771 mila euro. Al direttore generale, Marco Cardinaletti, spettano, invece, 747 mila euro, tenendo anche conto di bonus e incentivi. 

A Bologna, nel Gruppo Unipol, il direttore generale e amministratore delegato Carlo Cimbri, ha emolumenti per 2,3 milioni, che comprendono il compenso da lavoro dipendente e il bonus. Il presidente Pierluigi Stefanini riceve 798 mila euro, il vice, Piero Collina, 207 mila. I 12 dirigenti con responsabilità strategiche incassano complessivamente circa 3,6 milioni, comprensivi di bonus. 

Come si vede, nessuno nella famiglia dei manager del settore assicurativo risente della crisi e nessuno sa cosa sia.

mercoledì 8 agosto 2012

Rc auto: è scontro frontale in Senato tra Isvap e Ania d'avanti alla Commissione Industria

Decisamente non c'è pace tra le parti contendenti. L'Isvap da una parte, per bocca del suo commissario straordinario Giancarlo Giannini, e l'Ania dall'altra. Due giganti che senza esclusione di colpi se le danno di santa ragione da mesi e mesi senza mai giungere ad una soluzione soddisfacente. L'ultimo atto della querelle infinita è andato in scena oggi in Senato. Claudio Demozzi, presidente del Sindacato degli Agenti di Assicurazione , ha commentato l’audizione in Senato, dinnanzi alla commissione Industria, del commissario straordinario dell'Isvap Giancarlo Giannini. Demozzi ha espresso sostanzialmente il suo apprezzamento e si è detto felice per i punti che Giannini è andato ad argomentare. Gli intermediari, infatti, non apprezzano la rigida posizione di Ania che si è detta contraria alle principali proposte avanzate dall'Isvap, come, ad esempio, l’introduzione obbligatoria della proposta di assicurazione auto con annessa installazione della scatola nera per ridurre l’ammontare del premio. Le compagnie, infatti, sembrano essere impermeabili a ogni spinta concorrenziale che miri a un abbattimento dei costi, di cui in primis beneficerebbero i consumatori. Ania ha già replicato al discorso parlamentare di Giannini, chiarendo la sua posizione. Ai guidatori, dunque,  non resta che aspettare l’evolversi di una situazione complicata. Intanto, il mercato dell’auto continua a cadere in picchiata e per colpa della crisi, gli italiani rinunciano alla macchina!

martedì 7 agosto 2012

Rc auto: per quanto tempo è valido l'attestato di rischio?

Per quanto tempo è valido l'attestato di rischio? La normativa che regola tutti gli aspetti dell'Rc Auto prevede che la validità dell'attestato di rischio sia di 5 anni, decorsi i quali, ad esempio, un ex assicurato che volesse acquistare un'auto nuova, pur avendo raggiunto la prima classe di merito, si vedrebbe costretto a ripartire dalla quattordicesima classe di merito, circostanza, questa, comunque facilmente aggirabile grazie alla Legge Bersani sulla Bonus/Malus che prevede la possibilità di ereditare la classe di merito di un familiare convivente pur tuttavia non essendo garantito il pagamento del medesimo premio. Questo è dovuto al fatto che ogni compagnia di assicurazione adotta criteri diversi per determinare i premi da pagare.Molta considerazione è data all’esperienza di guida, agli incidenti pregressi, alle caratteristiche del guidatore e del veicolo da assicurare. E' dunque buona norma provvedere a richiedere numerosi preventivi prima di stipulare una nuova polizza Rc Auto.

lunedì 6 agosto 2012

Rc auto: per colpa della crisi gli italiani rinunciano alla macchina!

La crisi economica, acuita dall'austerità cieca promossa dai governi europei, ha fatto si che il comparto Rc Auto fosse tra i primi a risentire della stretta dei consumi. Nessuno però poteva prevedere quanto sta accadendo, ovvero, la diminuzione assai consistente dei rinnovi delle polizze Rc Auto. Gli italiani, tartassati e in balia di un sistema economico malato, per poter sopravvivere, rinunciano all'automobile! Caro polizze, caro benzina, caro bollo auto, caro manutenzione, tutto aumenta mentre il potere d'acquisto delle famiglie diminuisce sempre più. Per molti è una presa di posizione, per altri una necessità per poter sbarcare il lunario, fatto sta che il segnale è inquietante e deve far riflettere. L'Italia e gli italiani non ce la fanno proprio più. Per non parlare delle aziende. Con i consumi fermi al palo si vedono, molto spesso, costrette a ridimensionare il proprio parco auto. Il fenomeno delle polizze non rinnovate non ha ancora raggiunto livelli eclatanti (alcune aziende, come la Zurich sostiene di non averlo notato), ma la maggior parte degli operatori confermano la sua crescita costante. "Diciamo che è più di una sensazione – commenta Michele Ferraro, agente di Allianz Ras -. Lo si nota analizzando l’arretrato in agenzia. È vero che c’è chi si dimentica di rinnovare la polizza e chi fa il "giro delle chiese" in cerca di alternative più economiche, ma per molti la rinuncia è definitiva. È uno degli aspetti della crisi, che si ripercuote anche sul numero di sinistri calcolati dai periti". L’aspetto più inquietante di questo fenomeno è che diversi proprietari di auto non assicurate circolano comunque, sfidando la sorte e mettendo a repentaglio la sicurezza di chi li incrocia per strada. A tal fine è bene ricordare che, in caso di danni a oggetti e persone da parte di veicoli non identificati o non assicurati, a intervenire è il Fondo di garanzia Consap per le vittime della strada, che per legge è tenuto a fornire un risarcimento (fino a 2 milioni e mezzo di euro per danni a persone e 500 mila euro per danni a oggetti).

Newsletter

ISCRIVITI ARRETRATI DELLA NEWSLETTER
CANCELLA ISCRIZIONE

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori non ha nno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti.


Tutti i testi del blog sono regolati in base alla licenza Creative Commons per i diritti d'autore

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. E' obbligatorio citare l'autore dell'opera e linkare la fonte.

Privacy

Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.