Il CEA (Comitato degli assicuratori europei) ha pubblicato una briefing note proprio sulla nuova direttiva. Secondo il comitato, l'eterogeneità dei canali distributivi presenti in Europa va incontro alle esigenze dei clienti, incrementa la possibilità di scelta e stimola la competizione tra produttori e tra distributori.
Un'unica regolamentazione, uguale per tutti i settori, non è in grado di esprimere le differenze esistenti tra i diversi sistemi distributivi nazionali. E' dunque necessario, secondo il CEA, valutare alcuni elementi fondamentali prima di proporre una riforma univoca della distribuzione dei prodotti assicurativi.
In primo luogo, il numero di coperture obbligatorie in essere nei diversi Paesi - variabile da un minimo di 4 (Inghilterra) ad un massimo di 440 (Spagna) - influenza in profondità anche i modelli distributivi prevalenti sul mercato. In secondo luogo, sempre secondo la CEA, le iniziativa di riforma legislativa dovrebbero tener conto anche della natura dei diversi sistemi pensionistici e il modo differente in cui essi funzionano: presso alcuni Paesi dell'Unione, per esempio, sono prevalenti gli schemi pensionistici integrativi obbligatori (individuali o collettivi), mentre in altri le pensioni integrative sono in larga misura a carattere volontario.
In queste ultime realtà, il ruolo degli intermediari risulta molto più rilevante. Non è consigliabile restringere la possibilità di scelta dei consumatori. Nella parte conclusiva del documento, il CEA elenca sei principi fondamentali dai quali la riforma della distribuzione assicurativa dovrebbe trarre aspirazione:
- le pratiche di vendita devono essere focalizzate su un trattamento corretto dei clienti;
- il distributore deve offrire consulenza su richiesta o quando le circostanze lo richiedono;
- il cliente deve essere sempre informato circa ogni possibile limite del servizio assicurativo;
- la consulenza deve essere formulata a partire dall'analisi delle necessità del cliente, grazie alle informazioni fornite dall'assicurato stesso;
- ogni distributore deve comprendere bene il prodotto sul quale offre informazioni o consulenza;
- prima che il contratto sia concluso, il cliente deve ricevere una quantità di informazioni sufficiente a permettergli una scelta consapevole.