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martedì 13 dicembre 2011
Assicurazione obbligatoria: non solo Rc Auto?
"Rappresenterebe una distorsione del mercato", ha sostenuto con fermezza Flavia Mazzarella, vicedirettore generale dell'Isvap, di fronte al progetto parlamentare, inserito nel decreto legge sulle sperimentazioni cliniche, che punta a introdurre polizze sanitarie obbligatorie sulla malpractice dei medici. L'Authority del settore assicurativo non si è invece espressa sulla possibilità di rendere obbligatoria per legge la copertura delle abitazioni private contro i rischi di calamità naturali: un'ipotesi quest'ultima, che ha fatto capolino più volte, fino all'ultimo tentativo inserito nella bozza del decreto sviluppo dell'ex governo Berlusconi. E' però chiara su questo punto la posizione dell'Ania: "Questa assicurazione responsabilizzerebbe gli italiani, in gran parte proprietari di case, per quanto riguarda la tutela e la cura degli edifici. E determinerebbe un cambiamento prima di tutto culturale nella mentalità di chi è abituato ad attendere dallo Stato ogni intervento a suo favore. D'altra parte l'impegno dello Stato in occasione dei disastri naturali determina costi per i cittadini molto superiori a quelli di un'eventuale assicurazione contro le calamità", ha dichiarato di recente Paolo Garonna, direttore generale dell'Ania, in occasione di un convegno organizzato dall'Irsa, di cui è presidente. Non si sa se queste proposte faranno passi avanti. Certo è che la questione di nuove assicurazioni imposte per legge, oltre alla Rc Auto, sta prendendo vigore in questi ultimi tempi. Anche a causa dell'atteggiamento sempre più prudente (o rinunciatario?) delle compagnie, al cospetto di rischi difficili riguardanti in particolare il trasporto pubblico piuttosto che le coperture degli enti ospedalieri. La sanità, d'altra parte, sta rappresentando un terreno minato per gli assicuratori che per ogni 100 euro di premio incassato, ne pagano 180 in risarcimenti.
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