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lunedì 9 marzo 2009

Risarcimento diretto: al via i cambiamenti


Cambiamenti in vista per il risarcimento diretto che però potrebbe far lievitare le tariffe agli utenti, specialmente per quanto riguarda moto e motorini.

Il Consiglio dei ministri, circa un mese fa, ha approvato, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, delle modifiche al regolamento che disciplina gli indennizzi tra compagnie attraverso il risarcimento diretto. Un atto che accoglie la richiesta sempre sostenuta dalle compagnie assicurative e che dall'anno prossimo porterà in vigore dei forfait diversificati per classe di veicoli e non più unificati come avviene oggi.

Ma cos'è il risarcimento diretto?

Con il risarcimento diretto l'automobilista viene indennizzato direttamente dalla propria compagnia, per una cifra stimata sull'effettivo danno subito. La compagnia del danneggiato a sua volta si rivale su quella del colpevole. Questi pagamenti fra compagnia vengono regolati da una Stanza di compensazione, una sorta di "cassa" che gestisce il dare e l'avere tra le imprese.

Ogni anno, in base al costo medio dei sinistri dell'anno precedente, il Comitato tecnico per il risarcimento diretto, composto da rappresentanti del governo, delle compagnie, dei consumatori, stabilisce degli importi forfetari, attraverso i quali la compagnia del danneggiato sarà rimborsata da quella del colpevole. Ovviamente le cifre dei forfait possono essere più alte o anche più basse del singolo indennizzo pagato nello specifico caso. Tuttavia, in virtù di un sistema mutualistico, il sistema del dare e avere tra le compagnie tende all'equilibrio con i forfait.

Oggi esistono due forfait distinti, uno per i danni alle cose, che in media si aggira sui 1.400 euro, e
uno valevole per i danni alle persone, che si attesta intorno ai 3.300 euro. Questa distinzione è stata introdotta nel 2008 proprio per far fronte a quegli incidenti, soprattutto motociclistici, che hanno un impatto economico maggiore.

Il Comitato tecnico, invece, ha sempre respinto la richiesta delle compagnie di avere tanti forfait per quante sono le categorie dei veicoli (auto, moto, camion, bus, eccetera), divisi ulteriormente al loro interno per danni a cose e alle persone. Non dimentichiamo che forfait più alti significano costi più elevati per le compagnie e dunque anche tariffe più care per gli utenti.

"Ora, invece, il governo, con un provvedimento ad hoc, recepisce per decreto i desideri delle compagnie, specie di quelle con maggiore affollamento di motociclisti-utenti" - spiega Fabrizio Premuti, responsabile del settore assicurativo dell'Adiconsum e membro del Comitato tecnico: "Se ne va in frantumi il sistema mutualistico dei forfait unificati. Il Comitato tecnico sarà costretto, a fine anno, a rivedere al rialzo i forfait soprattutto per i danni a persona a seguito di sinistri sulle due ruote e quindi per questo tipo di utenti ci saranno nuovi aumenti".

Non è escluso, tuttavia, che per altre tipologie di veicoli, i forfait possano essere rivisti al ribasso. Seguirà un effetto positivo anche sulle tariffe? Allo stato è difficile immaginarlo!

venerdì 2 novembre 2007

Garanzie accessorie polizze auto e moto

La polizza di assicurazione per l'auto e la moto, oltre a prevedere l'obbligo, per il contraente, di sottoscrivere un contratto inerente la responsabilità civile, può, alle volte e a piena discrezionalità del cliente, comprendere molte altre coperture, le cosiddette "garanzie accessorie". La più conosciuta e, a dire il vero, indispensabile è senza ombra di dubbio quella contro l'incendio e il furto del veicolo. Consigliata soprattutto a chi non ha un box auto, o un posto auto condominiale assegnato e situato all'interno di un recinto, ha un costo tutto sommato accessibile e proporzionale al valore dell'auto o della moto. Per i mezzi nuovi di fabbrica o con pochi anni di vita è sempre consigliabile aggiungere questa opzione alla polizza RC.

Un'altra garanzia, molto costosa, è la Kasko e non è strettamente necessario sottoscriverla se il mezzo è condotto solo ed esclusivamente dal contraente della polizza RC. Questa garanzia, in pratica, copre le spese derivanti da sinistri causati da terze persone che, al momento dell'incidente, si trovavano alla guida del vostro veicolo. Per lo più, la kasko, è una forma di garanzia adottata dalle compagnie di autonoleggio che, ovviamente, noleggiando automobili a soggetti sempre diversi, si devono tutelare al meglio dai relativi rischi lagati all'oggetto della propria attività.

Vi sono poi molte altre garanzie che contribuiscono, in maniera determinante, a gonfiare il prezzo finale della polizza. Molte di queste, spessissimo, passano inosservate agli occhi dei clienti. Tra queste citiamo, la polizza a copertura degli atti vandalici, quella sui cristalli, quella per l'assistenza stradale, quella per la tutela legale e, infine, quella per gli infortuni del conducente.

Per risparmiare al massimo sul premio da versare alla compagnia è bene eliminare tutte le garanzie superflue all'uso comune. In linea di massima una polizza RC con copertura dei danni derivanti dall'incendio o dal furto è più che sufficiente per il 90% dei cittadini.

Alcuni utenti, a volte, sottoscrivono la garanzia di assistenza, che prevede l'intervento del carro attrezzi nel caso in cui l'auto o la moto vada in panne. Se non si viaggia spesso in autostrada, ma solo ed esclusivamente in città, questo tipo di copertura è perfettamente inutile.

Il consiglio è di leggere attentamente le condizioni poste in essere all'atto della stipula della polizza e di tagliare tutte le voci superflue.

APPROFONDIMENTI: Come tagliare i costi della polizza auto

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