
La crisi non guarda in faccia nessuno! Anche i grandi colossi hanno dovuto, infatti, pagare il loro conto, ed è stato salato! Il settore assicurativo, in particolare, ha archiviato il 2008 con un calo del 7,2%. E se il 2009 sembra essere iniziato meglio, con una raccolta in crescita del 15%, spinta soprattutto dal settore Vita, l'Rc Auto continua ad andare male e, dopo aver chiuso il 2008 con una perdita del 3% vede già un -5,2% nel primo trimestre di quest'anno.
Perdite economiche pesanti sono, di solito, l'anticamera di nuovi rialzi delle tariffe, come in parte annunciato, a fine maggio, dal presidente dell'Ania Cerchiai. Ma le associazioni dei consumatori non ci stanno e chiedono, invece, di non toccare gli attuali listini se non, eventualmente, per ribassarli.
Le tariffe dell'assicurazione obbligatoria sui veicoli sarebbero, infatti, già cresciute del 5% nei primi mesi del 2009, ultimo aumento di un'escalation che ha visto i costi dell'Rc Auto aumentare del 145% negli ultimi 10 anni.
Le associazioni dei consumatori chiedono, a gran voce, una riduzione di almeno il 10-15% delle tariffe e invitano le compagnie a seguire l'invito del presidente dell'Isvap, Giannini, ad agire riducendo i costi piuttosto che aumentare le tariffe, puntando a una reale concorrenza anziché contrastare i primi elementi di competitività inseriti con i decreti Bersani.
E proprio per andare incontro ai portafogli degli automobilisti e stimolare la concorrenza, l'Isvap ha lanciato, nei giorni scorsi, uno strumento informatico, il cosiddetto "preventivatore", per confrontare, sulla base della convenienza economica, i preventivi Rc Auto di tutte le compagnie operanti sul mercato.