sabato 31 marzo 2012

Assicurazione sociale Aspi a partire dal 2013

Si chiamerà Aspi, Assicurazione sociale per l'impiego, e sostituirà l'attuale assegno di disoccupazione e l'indennità di mobilità che accompagna i prepensionamenti. L'assicurazione durerà un anno per i lavoratori fino a 54 anni e 18 per gli over 55 e potrà arrivare fino ad un massimo di 1.119,20 euro mensili per il primo semestre. Trascorso il quale, l'indennità subisce una decurtazione del 15% ogni sei mesi. L'Aspi entrerà in vigore definitivamente nel 2017 e in forma sperimentale verrà introdotta il prossimo anno. A conti fatti, l'assicurazione sarà più alta dell'attuale indennità di disoccupazione e verrà estesa anche agli apprendisti e agli artisti, ma sarà più bassa rispetto all'attuale indennità di mobilità. Esclusi dall'Aspi circa un milione di lavoratori precari.

martedì 27 marzo 2012

L'evoluzione multirischio delle polizze casa

L'evoluzione multirischio delle tradizionali polizze casa ha fatto si che, nel corso degli ultimi anni, le garanzie si siano estese a tipologie di coperture che poco hanno a che fare con l'abitazione, come la responsabilità civile generale verso terzi, mentre si sono affiancate quelle collegate alla casa, come il furto. Nella maggior parte dei casi, le polizze consentono ai sottoscrittori di aderire anche a una sola delle garanzie oppure a un mix predefinito o articolabile in base alle esigenze della clientela. Tra i vari singoli mattoncini del modulo, rappresentati da specifiche coperture assicurative, il furto è senza dubbio quello che ha un maggiore impatto sul premio in rapporto ai capitali risarcibili in seguito al sinistro. In base a recenti rilevazioni di Altroconsumo, la copertura furto del contenuto per un massimale di 25.000 euro si traduce, nel caso di una villetta unifamiliare, in un premio annuo di 850 euro se l'immobile è ubicato in provincia di Milano, di 1.000 euro per la provincia di Roma e altrettanto per la provincia di Napoli. Nel caso di un appartamento in condominio, invece, per lo stesso massimale, il premio scende a 625 euro se l'immobile è ubicato nella provincia di Milano e a 850 euro per le provincie di Roma e Napoli. Si tratta di premi che appaiono coerenti con una diffusa percezione del grado di sicurezza nelle varie regioni italiane, ma per altri aspetti contrastano con le statistiche ufficiali rilevate dall'Istat. Per quale motivo? Semplice: le indagini sui delitti commessi nelle varie aree geografiche si riferiscono ai crimini denunciati da polizia e carabinieri all'autorità giudiziaria. Possono, quindi, sfuggire una serie consistente di eventi che non giungono nemmeno a conoscenza delle forze dell'ordine e che non vengono, per varie ragioni, denunciati. Resta il fatto che, secondo l'ultima rilevazione Istat, in Campania i furti in abitazione sono 131,2 ogni 100.000 abitanti, contro una media di oltre 414 delitti in Lombardia e in Piemonte (la media nazionale è pari a 279). A rendere articolato il quadro dei dati e la loro interpretazione c'è un dato che sembra contrastare con quelli precedenti: in Campania, le rapine nelle abitazioni sono superiori alla media nazionale (3,7 ogni 100.000 abitanti contro 3,5 della media italiana e 3,6 e 3,4 registrate rispettivamente in Piemonte e Lombardia). Nonostante la relativa frequenza dell'evento e il danno che ne può derivare, le preferenze della clientela, nella sottoscrizione delle polizze multirischio, si concentrano preferibilmente sui moduli incendio, contenuto, tutela e responsabilità civile, dal momento che la copertura furto tende a far lievitare in misura significativa il premio annuo. Le compagnie, anche grazie al consolidamento del contenuto dei siti internet, hanno migliorato il grado di trasparenza, il contenuto informativo e il grado di confrontabilità sia tra polizze di diverse compagnie, sia tra i singoli moduli della stessa polizza sottoscrivibili separatamente. Sul web è possibile effettuare simulazioni aderenti alle singole esigenze: da questo punto di vista, l'offerta dovrebbe stimolare un aumento della domanda da parte della clientela. In un contesto di incertezza economica la protezione del patrimonio può diventare una priorità.

martedì 13 marzo 2012

Novità nel comparto delle assicurazioni sulla casa

Il consolidamento del mercato assicurativo sulla casa ha trovato un utile supporto, per i contratti che non richiedono una personalizzazione specifica, nelle polizze on line. In questo contesto, il regolamento Isvap 35/2010 e la normativa emanata successivamente hanno posto le basi per una maggiore trasparenza del mercato, specie per quanto riguarda la facile comprensione delle condizioni contrattuali (a volte particolarmente insidiose nei rami danni). L'authority ha infatti introdotto schemi standard per la nota informativa, che deve essere consegnata al cliente fin dalle fasi precontrattuali e che deve essere pubblicata nel sito internet delle compagnie. Non solo: il provvedimento 2946 del 6 dicembre 2011 ribadisce il concetto che gli intermediari assicurativi, comprese le banche e altri mediatori finanziari, non possono ricoprire simultaneamente il ruolo di distributori e di beneficiari (o vincolatari) delle polizze. La disposizione, che entrerà in vigore il 2 aprile 2012 in modo da offrire agli operatori un periodo di adeguamento, è stata adottata al termine di un processo di pubblica consultazione che ha interessato, oltre al mercato, le principali associazioni dei consumatori. Già in precedenti rilevazioni effettuate un paio di anni fa, l'Isvap aveva rilevato che la prassi delle banche di offrire polizze rami danni collegate alle erogazioni di mutui presentavano aliquote provvigionali medie più elevate (44% con punte del 79%) rispetto a quelle distribuite dagli agenti (20%). Nell'ambito della seconda pubblica consultazione sul tema (aprile 2011), l'Isvap ha effettuato una nuova indagine conoscitiva sulle polizze abbinate a mutui e finanziamenti che non ha evidenziato modifiche nelle pratiche di vendita: i livelli provvigionali hanno raggiunto punte pari all'80% dei premi. Nel caso specifico delle polizze abitazione, le retrocessioni alle reti distributive sembrano collocarsi, mediamente, su livelli decisamente inferiori rispetto a quelle di creditor protection, che vengono comunque vivamente consigliate dalle reti bancarie alla clientela (anche se non c'è l'obbligo di sottoscriverle per accedere all'erogazione di un mutuo o di un prestito).

sabato 10 marzo 2012

Rc Auto: bonus malus sotto i riflettori dell'Isvap

Le nuove misure per il comparto assicurativo hanno incassato un forte apprezzamento da parte dell'Isvap.  "Il decreto del governo recepisce molte delle nostre sollecitazioni, perché si muove in direzione di una riduzione dei costi a carico degli utenti e di una effettiva liberalizzazione", ha detto il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini, apprezzando in maniera particolare l'intervento sulle scatole nere. "Insieme al Ministero dello Sviluppo Economico", ha continuato Giannini, "noi dell'Isvap avevamo avviato una sperimentazione in cinque province. Chi accettava di installarla sulla propria auto aveva uno sconto obbligatorio pari al 10% sulla tariffa ma erano possibili anche effetti indotti, con sconti del 40% su furto e incendio". "Adesso", ha aggiunto, "mi chiedo se non sarebbe il caso di lavorare affinché gli stessi costruttori la offrano come optional: l'effetto in termini di prevenzione sarebbe enorme". Ma per il numero uno dell'authority sulle assicurazioni, che ormai di buoni propositi e proclami ne ha visti tanti, "la strada è ancora lunga". E rilancia su un vecchio cavallo di battaglia che però, ad oggi, non è stato ancora messo in campo: "per riequilibrare le tariffe tra nord e sud, oltre a varare le nuove tabelle sui danni fisici occorre la riforma del bonus malus alla quale l'Isvap sta lavorando da tempo. Ancora oggi il cliente che non ha fatto sinistri nell'anno indicato si ritrova a pagare di più senza spiegazioni preventive". Ecco perché per Giannini l'unica via d'uscita è seguire la strada già intrapresa dalla Francia, dove all'assicurato si forniscono preventivamente tutte le notizie sulla tariffa, se si fa uno o più incidenti o se non se ne fa nessuno. Accanto a questo, ha concluso Giannini, "serve una modifica del codice delle assicurazioni".

venerdì 9 marzo 2012

Rc Auto: scatta il risarcimento danni in forma specifica

La norma più incisiva del Decreto sulle Liberalizzazioni in termini di abbattimento dei costi per il sistema assicurativo e, auspicabilmente, per gli assicurati è quella che consente alle compagnie di risarcire i danni in forma specifica. Tradotto in soldoni, le imprese assicurative avranno la possibilità di riparare le auto danneggiate direttamente nelle proprie officine. Mentre il pagamento di una somma di denaro al danneggiato a titolo di risarcimento, pur restando un diritto del cliente, diventerà meno vantaggioso. Il Decreto stabilisce, infatti, che tutte le compagnie che forniranno un'idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni su tutte le parti non soggette ad usura ordinaria avranno un incentivo in più. E che qualora l'automobilista insista per un risarcimento in contanti la somma potrà essere decurtata del 30%. Questo intervento potrebbe davvero fare la differenza, visto che le imprese assicurative avrebbero tutto l'interesse a contenere i costi delle riparazioni contrariamente a certi meccanici specializzati, che puntano a far lievitare a dismisura costi e preventivi, con la scusa che tanto a pagare è l'assicurazione. Ovviamente, il risparmio, come auspicato dal governo, dovrà tradursi in una sensibile riduzione delle tariffe finali dell'Rc Auto alla clientela.

mercoledì 7 marzo 2012

Lo Sna critica le innovazioni normative sull' Rc auto

Lo Sna critica le innovazioni normative sull'Rc auto. "La stesura definitiva del decreto legge sulle liberalizzazioni", ha dichiarato Claudio Demozzi, neopresidente dello Sna, "si allontana dalle annunciate proposte di introdurre nel mercato una vera concorrenza nell'offerta delle polizze Rc auto". Un'occasione persa, dunque? Leggendo tra le righe sembrerebbe proprio di si. Anche perché, insistono allo Sna, la prima versione della nuova normativa sembra stravolta e svuotata di contenuti. "Abbiamo accolto con grande favore la prima stesura del decreto, che intendeva affidare nelle mani esperte degli intermediari professionisti la realistica possibilità di creare le condizioni di concorrenza efficace, attraverso l'introduzione dell'agente multimandatario" ha ricordato Demozzi. "Evidentemente, il governo ha subito pressioni conservatrici orientate a cambiare tutto, purché tutto rimanga com'è". La prima versione del decreto decretava una sorta di obbligo di plurimandato, stemperata nella seconda stesura, che vincola semplicemente a fornire tre preventivi all'assicurato. Un intervento che, secondo lo Sna, non intaccherà il vorticoso aumento delle tariffe Rc auto. "La volontà manifestata dal governo di intervenire fattivamente affinchè le tariffe Rc auto (ormai fuori controllo) vengano ribassate drasticamente sembra naufragare nell'inutile burocrazia", si legge in una nota del sindacato. Infatti, prosegue Demozzi, "c'è da chiedersi quale beneficio potrà mai avere l'utente se, oltre al preventivo della compagnia rappresentata dal suo interlocutore, ne avrà a disposizione altri due con tariffe o condizioni non necessariamente migliorative".

sabato 3 marzo 2012

Cos'è la polizza dread disease?

Già molto utilizzata all'estero, soprattutto nei paesi anglosassoni, ma ancora poco nota in Italia, la polizza dread disease non è altro che una copertura complementare, abbinata ad un'assicurazione sulla vita, contro il rischio di insorgenza di una malattia grave. La polizza dread disease ha una finalità di natura prettamente previdenziale e mira ad offrire aiuti economici nel caso si venga colpiti da una grave malattia, che richiede costosi interventi chirurgici. La dread disease è frequentemente abbinata ad una polizza caso morte, temporanea o a vita intera, o anche con una polizza mista. All'insorgenza di una delle malattie gravi previste nel contratto, l'assicuratore si impegna a pagare un anticipo sul capitale assicurato per il caso di morte (forma anticipativa) o in aggiunta a quest'ultimo (forma aggiuntiva). Le malattie gravi previste dalla copertura dread disease sono molte e variano da contratto a contratto. Le più frequenti, e l'elenco è per forza di cose parziale e nient'affatto esaustivo, sono: infarto del miocardio; malattie che richiedono interventi di chirirgia cardiovascolare (per esempio procedure di by-pass); ictus cerebrale; tumore o neoplasia maligna; insufficienza renale irreversibile; malattie che comportano la necessità di un trapianto d'organo. Se l'assicurato è stato colpito da una delle malattie gravi previste dal contratto, la compagnia paga, di norma, un anticipo sulla somma assicurata per il caso di morte. Una volta ottenuto l'anticipo, la copertura dread disease talvolta si estingue (l'eventuale insorgenza di un'altra malattia grave non darà quindi diritto ad alcuna prestazione); mentre la copertura caso morte rimane solitamente attiva fino alla scadenza, diminuita del capitale anticipato. L'eventuale somma assicurata per il caso vita (nel caso di abbinamento a una polizza mista) rimane inalterata. L'insorgenza della malattia grave, inoltre, esonera dal pagamento dei premi non ancora scaduti. In questo caso, il capitale erogato dall'assicuratore per una malattia grave non intacca la somma assicurata per il caso morte. Si tratta di una prestazione che, appunto, va ad aggiungersi a quelle previste dalla copertura di base. Per il resto vale quanto detto a proposito della forma anticipativa.

giovedì 1 marzo 2012

Fcpa Response di Marsh coprirà le spese per i controlli anticorruzione

Si chiama Fcpa Response ed è la nuova polizza elaborata da Marsh per coprire i costi dovuti alle spese per i controlli anticorruzione che sono disciplinati dal Foreign Corrupt Practices Act (Fcpa). Il prodotto, sviluppato dalla divisione che si occupa di Rc professionale e finanziaria, prevede una copertura sia in caso di indagini svolte su persone, sia su aziende. Si può attivare sia per procedure di indagini disciplinate dall'Fcpa, sia per normative estere, ed è progettata per aziende di ogni dimensione e che sono attive a livello mondiale. "Rispondere alle indagini anticorruzione può comportare perdite di tempo e di soldi alle aziende. Basti pensare alle spese legali, contabili, di revisione e consulenza", ha detto Jack Flug, direttore della divisione Finpro di Marsh. "Strategie di mitigazione delle perdite, la conformità ai requisiti regolamentari e controlli di due diligence spesso non sono sufficienti per affrontare il rischio Fcpa che può riguardare le imprese, i loro direttori, funzionari e dipendenti".

Newsletter

ISCRIVITI ARRETRATI DELLA NEWSLETTER
CANCELLA ISCRIZIONE

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori non ha nno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti.


Tutti i testi del blog sono regolati in base alla licenza Creative Commons per i diritti d'autore

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. E' obbligatorio citare l'autore dell'opera e linkare la fonte.

Privacy

Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.